LE NOSTRE
RADICI FAMILIARI
passato, presente
e futuro
La storia della azienda agricola è profondamente legata alle nostre radici familiari. Nel 1800, i fratelli Salamone, imprenditori legati al fiorente commercio dello zolfo estratto nelle miniere della vicina Aragona, e grandi allevatori, acquistarono, dal Duca della Grazia, il feudo di Carbonia. Il paesaggio di allora era dominato da fitti mandorleti, coltura tradizionale ed un tempo trainante di questa parte della Sicilia. I vecchi mandorli, piantati da mio nonno, sono ancora lì, in cima alla collina, tormentati e contorti, a raccontare un mondo rurale antico.
Con loro, le due masserie: la più grande, la Masseria Salamone, vicino l'azienda; le ampie stalle, le "mannare", le modeste abitazioni e la chiesetta parlano di una vita autarchica ed autosufficiente che si svolgeva lontana dal paese. L'altra, la Robba di Petru Rizzu, edificata in posizione elevata, in ordine all'eterno problema della sicurezza e della difesa delle campagne.
La nostra storia recente
Dal 1975 la storia dell'azienda è tutta al femminile guidata da mia madre Graziella Salamone.
Nello spirito della modernizzazione e del rinnovamento, nel '91 impiantiamo il primo oliveto specializzato con la messa a dimora di diverse cultivar. Seguendo una filosofia di rispetto dell'ambiente, avviamo nel '97 il metodo di produzione dell'agricoltura biologica controllato e certificato da ICEA srl. Oggi, l'azienda conta 1800 alberi e produce circa quaranta quintali di olio extra vergine di oliva biologico dagli elevati standard di qualità.
Dalle bianche colline di pietra calcarea, lo sguardo abbraccia da nord a sud il paesaggio, con un susseguirsi di vallate ed aspri rilievi che degradano in lontananza fino al mare. Questa immagine a me cara, di campagna antica e sospesa nel tempo, libera da ogni inquinamento, mi accompagna dall'infanzia, con i colori di ogni stagione. Vi ritovo la mia dimensione, la mia oasi. Dall'anfiteatro di pietra calcarea, con orgoglio, guardo l'oliveto adagiato
in pianura e protetto dai venti dello scirocco. Grandi pioppi neri svettano tra gli olivi. La "chiuppera" (il pioppeto) tanti anni fa offriva riparo alle greggi dal cocente sole estivo. Il nome della contrada "Carbonia" detta "Cravunìa", è legato alla produzione del carbone. In questa zona, dove la mandorlicoltura era intensamente praticata, proprio in prossimità del piccolo paese di S. Elisabetta, vi erano numerosi forni costruiti in pietra calcarea.
Nelle carbonaie, venivano posti a bruciare lentamente per ore e ore (cuviari) grossi rami verdi, residui della potatura, fino a ottenere il carbone utilizzato poi per cucinare e riscaldarsi.
Nei pressi sono visitabili diversi piccoli centri agricoli ognuno dei quali presenta delle interessanti peculiarità.
Aragona la sua storia è legata alle miniere di zolfo ed alla vita dei minatori, mirabilmente descritta da Pirandello. Alla riserva naturale di Maccalube, si può assistere alla curiosa manifestazione di origine vulcanica, caratterizzata dalla fuoriuscita continua di fango argilloso per l'emissione di idrocarburi. Da non perdere il parco minerario e la la Torre del Salto in C/da Muxarello.
S. Angelo Muxaro è uno dei centri più notevoli del periodo preistorico siciliano con la sua interessantissima necropoli protostorica e le grotte.
A Santa Elisabetta, a Monte Guastanella, sono visitabili i ruderi di un forte di origine bizantina che dominava il territorio per decine di chilometri. Sulle pendici sono presenti tombe preistoriche a grotticella. Da questo centro, a meno di 20 km, si raggiunge la costa incontaminata di Siculiana e di Realmonte con la riserva orientata del WWF.
Agrigento rappresenta Il luogo di maggiore interesse, con i suoi templi superbi dichiarati dall'UNESCO patrimonio dell'umanità.
EVENTI / SAGRE
Agrigento sagra del mandorlo in fiore - festival internazionale del folklore (febbraio). Festa di S. Calogero (luglio) / Aragona sagra della salsiccia (settembre), sagra del "Tagano" (aprile), Settimana Santa con "l'incontro" / Santa Elisabetta sagra della ricotta (gennaio) / Raffadali sagra del "macco" (ottobre).
L'azienda estesa circa 100 ha ricade fra il territorio di Aragona e Santa Elisabetta. Interamente coltivata secondo il disciplinare dell'agricoltura bio, produce olive da olio, mandorle della varietà Tuono, e grano duro. È dotata delle moderne attrezzature recentemente rinnovate per le lavorazioni del terreno e la raccolta meccanizzata. Grazie al controllo su tutta la filiera produttiva, l'azienda ha aderito nel 2007, ad un sistema volontario di gestione della qualità UNI EN ISO 22005:2008, oggi certificato da Agroqualità. Dal 2010, acquisisce il marchio 1.O.O% Italiano Alta Qualità che garantisce l’eccellenza dell’olio italiano, attraverso l'adozione di specifiche procedure restrittive di produzione, trasformazione e conservazione. Nel corso degli anni la titolare Eugenia Gino, nell’intento di esaltare la tipicità del prodotto, sperimenta con successo la produzione di oli monovarietali: Biancolilla, Cerasuola, Nocellara del Belice e Giarraffa.
L’etichetta racconta…attraverso un’immagine il valore del lavoro e la qualità del prodotto, la storia di un territorio. Carbonia IGP Sicilia cambia la propria immagine in occasione dell’anniversario della fondazione di Akragas….. Celebrare questo grande evento, la nascita della “più bella città fra i mortali” è un tributo alla memoria delle nostre radici culturali, alla bellezza di un territorio unico, la Valle dei Templi, agli antichi Greci che avevano posto gli ulivi sotto la protezione di Zeus. Esiste un intimo legame, una familiarità, nei secoli, tra la cultura siciliana e questa pianta, che, presente in ogni scorcio di natura, alimenta da sempre il nostro senso della bellezza. Pensiamo ai “patriarchi” della valle dei Templi, quegli ulivi saraceni, cari a Pirandello, e subito un profondo senso d’appartenenza ci riconduce alle radici dell’estetica siciliana. L’olio, dono prezioso nell’accoglienza dei forestieri, unguento nella cura del corpo e delle malattie, intriso di un profondo senso rituale e propiziatorio, oggi rappresenta la profonda essenza del nostro territorio.
“Carbonia” è l’extravergine di oliva dedicato a tutti gli estimatori della buona cucina. È un olio pregiato, ottenuto da olive esclusivamente raccolte nella mia azienda agricola. Le varietà, allevate seguendo il disciplinare dell’agricoltura biologica, sono profondamente legate al territorio, poiché rappresentano le cultivar prevalenti dell’areale agrigentino sin da tempi antichissimi: Nocellara del Belice, Ogliara, Cerasuola, Biancolilla e Giarraffa. Da ognuna di queste si ottengono oli con caratteristiche organolettiche differenti che ho voluto esaltare, proponendo da alcuni anni, dei monovarietali di alta qualità i cui profili aromatici si caratterizzano per profumi di carciofo, pomodoro verde, origano, erbe aromatiche ed erba sfalciata. Il fruttato varia dal leggero flavor di oliva verde a quello di media intensità. L’attenzione ad ogni fase del ciclo produttivo, la raccolta precoce, la lavorazione quotidiana delle olive, l’estrazione dell’olio a freddo, costituiscono la mia filosofia e la mia etica produttiva. Questo impegno e' stato premiato, tra gli altri, anche da Slow Food che ha conferito diversi riconoscimenti negli anni. Nella Guida 2020, il monovarietale di Giarraffa, è GRANDE OLIO SLOW FOOD: " Olio eccellente capace di emozionare in relazione a cultiva autoctone e territori di provenienza, ottenuto con pratiche agronomiche sostenibili".
Per affermare con forza il rispetto dell’ambiente e di tutte le sue risorse; per tutelare la biodiversità / Per realizzare un metodo di produzione ma anche di consumo sostenibile / Per riannodare le trame dell’antico legame (purtroppo dimenticato) tra cultura della terra e del cibo / Per ottenere prodotti di qualità/ Per far riscoprire il gusto del buon cibo artigianale in alternativa a quello industriale/ Perché amo la mia terra / Perché voglio sognare.
Perché credo nell’eccellenza del prodotto made in Italy / Per partecipare ad un percorso, virtuoso, di diffusione della cultura dell’extravergine di alta qualità.